Aiuto: ho troppe cose da fare ma sono bloccato.

Consigli per imparare a priorizzare ed uscire dal “blocco” (senza più procrastinare). 

Settembre è alle porte e con esso il ritorno, per molti, alle incombenze quotidiane lavorative e non. E se per alcuni il relax vacanziero ha permesso di accumulare dosi in abbondanza per fronteggiare lo stress da rientro, per altri la sola idea delle mail da visionare ed la necessità di pianificare appuntamenti e cose da fare è quasi paralizzante. La difficoltà nel pianificare può essere inoltre presente in ogni periodo dell’anno indipendentemente da periodi di pausa, generando una quota notevole di ansia e stress che possono arrivare ad inficiare la qualità della nostra vita. Cosa fare quindi per migliorare questo aspetto della nostra vita e recuperare in tal modo il benessere? Proverò in questo articolo a fornire alcuni spunti di riflessione.


Partiamo da un punto fondamentale. Non siamo supereroi e (fortunatamente) le sorti del mondo non ricadono (ancora) sulle nostre spalle. A meno che dalle vostre mani non spuntino filamenti di ragnatela o che viviate in una Bat-Caverna, potete stare tranquilli ancora per un po’. Ma se questo ancora non riesce a rasserenarvi, il motivo può essere ricercato nel vostro modo di fare esperienza (e nella tonalità emotiva in cui vi trovate).


Che cosa significa questo?

Può capitare che alcuni particolari contesti di vita (un evento dalla grande portata emotiva come un nuovo lavoro, l’inizio di una nuova attività, etc) possano modificare il nostro modo di fare esperienza, generando difficoltà nell’intraprendere alcune attività, anche banali, che vengono quindi vissute con una forte quota ansiosa. Oppure ancora, che per motivazioni da ricercare nella nostra storia di vita, si vivano le proprie esperienze sempre con una sfumatura di ansia, che può generare un vero e proprio “blocco“. Bisogna fare delle cose ma cominciare è difficile, quindi si procrastina. Ma procrastinare porta ad ulteriore ansia, generando così un circolo vizioso che via via diventa sempre più grande e da cui può diventare difficile uscirne.

 


In questi casi è possibile intervenire per “sbloccare” questo circolo vizioso e riprendere pienamente le redini della nostra esistenza. Tramite il consulto con un professionista è possibile quindi andare a rileggere la propria storia di vita individuando la “frattura” che ha generato il blocco. Alcune esperienze infatti possono non essere state tematizzate in modo autentico: tramite un’adeguata rifigurazione sarà possibile riappropriarsene. Riconoscere le proprie specifiche modalità esperienziali e “riappropriarsene” ha un effetto sull’ansia, che andrà mano a mano a ridursi. E se un articolo divulgativo non può sostituirsi all’intervento di un professionista, tuttavia alcune piccole strategie possono quantomeno aiutare “in fase acuta”. Qui ti propongo la matrice di Eisenhower (o di Covey) per la gestione delle priorità.

 


Alcune persone infatti sono bravissime nel priorizzare le proprie attività. Per tutti gli altri invece la teoria viene in aiuto. “Ciò che è importante raramente è urgente e ciò che è urgente raramente è importante”. Così Eisenhower dichiara. E se sui concetti di “importanza” e di “urgenza” si può largamente discutere, quello che vi chiedo di fare è di pensare a ciò che per voi è da considerare “importante” e “urgente“. Una volta chiarito ciò, prendete carta e penna e tracciate un bello schema come quello che vedete qui rappresentato.

Bene, ora ciò che dovrete fare è molto semplice. Prendete tutte le attività che avete lasciato in sospeso (o che vi mettono in difficoltà) e posizionatele all’interno di questo schema. Una volta che le avrete posizionate, sarà così più facile capire da dove partire. Il mio consiglio è quello di partire dalle cose importanti e urgenti, delegando laddove possibile le cose urgenti ma non importanti. Pianificate poi le azioni importanti e non urgenti, da eseguire in un secondo momento. E infine, stop assolutamente alle cose non importanti e non urgenti. Lo prescrive la psicologa. Vi sembra semplice? Cosa ne pensate?

Rappresentare visivamente le attività da svolgere connotandole per importanza e urgenza può aiutare a fare un po’ di chiarezza (e a mettere qualche punto di partenza). Ricordando che anche per oggi i supereroi li lasciamo ai fumetti. Per ora la Bat-Caverna può aspettare.

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